Oggi molti spendono cifre ragguardevoli per vestire capi firmati e magari risparmiano sul mangiare o premiamo la quantità a discapito della qualità.

Senza voler criticare nessuno noi teniamo a sottolineare che non la pensiamo così. Visto che fortunatamente abitiamo in quella parte di mondo che ha la possibilità di stabilire cosa e quanto mangiare crediamo che sia più opportuno assumere meno cibo di quello che regolarmente consumiamo ed a parità di spesa comprare cibi qualitativamente superiori.

Per fare questo è necessario in primis cambiare la nostra cultura dell’alimentazione e in secundis accrescere la nostra conoscenza – ad esempio iniziando ad apprendere le origini e i sistemi di produzione degli alimenti - per giungere a riconoscere la qualità.

Qualità del cibo e di conseguenza della vita che si può misurare anche nelle modalità e nella scelta del luogo dove consumare una pausa per mangiare un semplice panino.

Perché anche un panino può nascere da un percorso di vita e divenire un’esperienza condivisa e un panino burro e alici se preparato ad arte - abilmente dosato e spalmato - soddisfa il palato più raffinato ed ha un solo difetto, se così lo si può chiamare: non sfama, ma stuzzica l'appetito lasciando la voglia di mangiarne ancora.